Tranquillo rifugio
Per una piccola strada si ritrae nella sua ombra, segreta e schiva, la borgata, nel silenzio assordante di un tranquillo rifugio.
Di essa non rimangono dettagli ma solo contorni, sinuosità di un luogo rimasto a sé; i rami, le siepi, le colline e le strade sono giunti al confine del cielo.
Regnano sovrani forti contrasti, regalati dagli ultimi raggi di sole.
Alberi protagonisti che cavalcano i colli e altri che si mostrano ombreggiandosi su un muro di pietre, quelle pietre che mi videro crescere e quell’albero che mi dondolava; gioie rievocate.
Vi sono case uscite vincitrici dal conflitto col tempo, altre distrutte, di esse rimane solo una porta; travi pendenti trafitte da un raggio di sole.
Abbandono i ricordi all’essenze e percorro il sentiero che mi riporta alla realtà odierna.
Per una piccola strada si ritrae nella sua ombra, segreta e schiva, la borgata, nel silenzio assordante di un tranquillo rifugio.
Di essa non rimangono dettagli ma solo contorni, sinuosità di un luogo rimasto a sé; i rami, le siepi, le colline e le strade sono giunti al confine del cielo.
Regnano sovrani forti contrasti, regalati dagli ultimi raggi di sole.
Alberi protagonisti che cavalcano i colli e altri che si mostrano ombreggiandosi su un muro di pietre, quelle pietre che mi videro crescere e quell’albero che mi dondolava; gioie rievocate.
Vi sono case uscite vincitrici dal conflitto col tempo, altre distrutte, di esse rimane solo una porta; travi pendenti trafitte da un raggio di sole.
Abbandono i ricordi all’essenze e percorro il sentiero che mi riporta alla realtà odierna.
